Da qualche mese il SSN ha indirizzato verso le farmacie i soggetti affetti da diabete per l’acquisto di farmaci. Il forte risparmio non lascia indifferenti le casse dello Stato.

Nel corso del 2024, uno spostamento significativo nella distribuzione dei farmaci antidiabetici dall’ospedale alle farmacie ha portato non solo a un accesso più semplice per i pazienti, ma anche a notevoli risparmi economici per il Servizio Sanitario Nazionale. Il Ministero della Salute, attraverso il sottosegretario Marcello Gemmato, ha presentato i primi risultati di questa misura, evidenziando risultati promettenti sia sul fronte dell’efficienza che della riduzione dei costi.
Un Nuovo Scenario per la Distribuzione dei Farmaci
Marcell Gemmato ha descritto il provvedimento come “epocale”, sottolineandone l’innovazione rispetto a un modello fermo da oltre vent’anni. Le farmacie hanno dispensato oltre 2 milioni di confezioni di farmaci per il diabete, migliorando l’accesso ai medicinali e semplificando la vita dei pazienti, specialmente anziani, che ora possono evitare lunghe file in ospedale. Questo nuovo approccio facilita l’accesso diretto ai trattamenti essenziali, con un impatto positivo anche sulla gestione delle risorse sanitarie.
Efficienza Economica: Un Risparmio Significativo per il Sistema Sanitario
Il cambiamento nel modello di distribuzione dei farmaci non ha solo facilitato l’accesso dei pazienti, ma ha anche portato a un risparmio di 9,7 milioni di euro per il Servizio Sanitario Nazionale. Secondo Gemmato, l’iniziativa ha dimostrato che l’innovazione può migliorare i servizi senza gravare sui cittadini. Questo è stato possibile grazie a un nuovo sistema di remunerazione per le farmacie e a un piano di scontistica sostenuto da industria e istituzioni, riflettendo un uso più efficace delle risorse pubbliche.
Verso Nuove Riclassificazioni: Un Futuro di Espansione

L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ora punta a riclassificare altre categorie di farmaci, ampliando i benefici per il sistema sanitario e i pazienti. Come evidenziato dal direttore tecnico-scientifico di Aifa, Pierluigi Russo, già i risultati preliminari indicano un surplus della spesa farmaceutica convenzionata di 662 milioni di euro. Le future riclassificazioni potrebbero includere farmaci senza brevetto scaduto, continuando un trend di ottimizzazione che potrebbe estendersi anche alle malattie rare. Gemmato ha proposto di trasferire la distribuzione di questi farmaci dalle strutture ospedaliere alle farmacie territoriali, rendendo la sanità pubblica ancora più accessibile e moderna.
Questo nuovo modello di gestione farmaceutica mette in luce la possibilità di un sistema sanitario più efficiente e sostenibile, capace di adattarsi alle esigenze dei cittadini italiani e di affrontare le sfide future con pragmatismo e innovazione.